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Un minuscolo omarino cavalca un drago.

L’uomo sta tranquillamente in piedi sull’enorme animale. Guarda fieramente in avanti, domina con assoluta tranquillità il mostro dieci volte più grande di lui. L’uomo ha al fianco forse una spada e si regge elegantemente ad un ricciolo che sembra un comodo appiglio messo lì proprio per lui, ma che era probabilmente l’anello per farci passare la collana del pendente.

Il drago ha la bocca spalancata, due occhi sporgenti ben visibili, due orecchie ritte, il corpo cosparso di scaglie in rilievo, una lunga coda a ricciolo e lunghe zampe palmate con tre dita sporgenti.

 

Prendo in mano il drago, lo giro e …….

Non è possibile !!!!

ciao

 

Ecco il drago con la testa eretta e sorridente che mi saluta allegramente
con la zampa alzata e le tre ditone spalancate.

Fa : “Ciao !”.

E l’omino ? sparito ! Il drago sembra tutto contento ed orgoglioso per il suo gioco di prestigio : ha fatto una innocua e divertente magia.

Infatti, basta rigirarlo di 180 gradi ed ecco l’omarino riprendere la sua posizione di partenza, saldamente in piedi sulla groppa ed il drago mansueto ed affettuoso chinare la testa ed eseguire obbediente i suoi ordini !

 

ciao

drago-a-dx

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ora, la doppia lettura dell’immagine è sicuramente un effetto del tutto casuale, ma : esiste davvero il Caso ????

Perché anche il mio primo incontro con Giovanna è stato un Caso, la scelta della mia professione è stata un Caso, alla casa in cui vivo ci sono arrivato per caso senza nemmeno cercarla ……….. e così via.

 

Questa imprevedibile scoperta mi fa ancor più innamorare dell’uomo sul drago.

Il prezzo purtroppo è alto, ma il fascino della scoperta, la sensazione che anch’io sto in parte creando ciò che quell’oggetto è e che senza di me non sarebbe, lo rendono unico e diverso da ogni altro oggetto.

Il drago che dice “Ciao !” l’ho in parte creato io ! E lo ricreo io, ogni volta che lo guardo o lo mostro.

In più ha anche il fascino di tutto ciò che è misterioso : non si sa che cosa rappresenti.. e poi non si é mai visto un uomo in piedi su un enorme drago… e poi l’uomo scompare (il drago se l’è divorato ?) ma ecco che subito dopo riappare…troppo divertente !

Subito penso che questo “capriccio”, questo “scherzo cinese” può essere di buon auspicio per il Nuovo Anno che inizia e per il nostro futuro.

In fondo l’Uomo sul drago ti suscita un sorriso, ti sorprende piacevolmente. Lui fa proprio per te, ogni volta che tu lo vuoi, una piccola magia.

Sembra una cosa, si rivela essere un’altra cosa :

 

drago-asxciao

 

 

 

 

Forse anche quelli che noi viviamo come “problemi” sembrano una cosa e sono invece un’altra cosa. Sembrano problemi e sono invece, forse, una meravigliosa opportunità : l’opportunità di scegliere dove vivere, di scegliere una nuova casa o una nuova città e di cambiare la nostra vita con una freschezza di pensiero e una libertà di movimenti che nessuna delle persone che noi conosciamo ha né potrebbe permettersi.

Io vedo questo piccolo, antichissimo (forse), magico oggetto come un simbolo della nostra possibilità di cambiare, di trasformare ogni giorno, ogni volta che noi lo vogliamo, il senso ed il significato della nostra vita…

Tutto dipende solo da noi : da come noi lo guardiamo e da ciò che noi facciamo e da ciò che noi vogliamo vedere. Però l’Uomo sul drago ha un’altra storia da raccontare. Mi arriva un giorno da Parigi questa mail :

mail 29.5.2006
Cher Monsieur,
Madame le professeur Li Xiaohong m’a donné son avis sur votre dragon. D’abord, elle n’a jamais vu un dragon comme le vôtre, ce qui signifie que vous avez là un objet exceptionnel ! Selon elle, il s’agit d’un dragon funéraire probablement de l’époque Shang de Mongolie inférieure région de Xiong Nu. J’aimerais maintenant vous poser une question : seriez-vous prêt à prêter votre dragon pour notre exposition “Dragons” qui ira à Québec l’année prochaine en 2007, pour une durée de 2 ans ? Votre dragon inédit aurait une place de choix dans la future exposition !
Merci en tout cas d’avoir pris contact avec nous !
Bien cordialement,
Patrick Absalon, Commissaire exécutif de l’exposition “Dragons”
Muséum national d’histoire naturelle, GGE
36 rue Geoffroy Saint-Hilaire  75005 Paris – France
(33) 01 40 79 38 56       (33) 01 40 79 57 66 fax

Questa expertise di uno dei più grandi esperti mondiali di cultura cinese, la professoressa Li Xiaohong, anticipa di secoli la possibile datazione dell’Uomo sul drago: propone addirittura la primissima dinastia “Shang, la più antica dinastia della storia cinese di cui esistano concrete evidenze di importanza archeologica.

Nella stessa lettera mi chiedono di prestare il mio “Uomo sul drago” per una Mostra in Canada. “Scrivono : Sareste disposto a prestarci il vostro dragone per la Mostra “Dragons” che aprirà a Quebec l’anno prossimo, nel 2007 e durerà due anni ? Il vostro Dragone, che è inedito (che nessuno ha mai visto prima), avrebbe un posto d’onore nella prossima esposizione”.

Non me la sono sentita di rimanere due anni senza la possibilità di giocare con il mio mitico “Scherzo cinese”. Però questa lettera apre un nuovo capitolo della storia: se la loro data è corretta, se davvero il mio “Uomo sul Drago” è di epoca Shang, ne deriva una conseguenza sbalorditiva : Einstein è in ritardo di migliaia di anni !

In epoca Shang “Huangdi, l’Imperatore Giallo” (2697-2597 a.C.) è il primo Imperatore della Dinastia Chang e tutti sanno che “Huangdi poteva muoversi nello spazio a enorme velocità. Egli possedeva un dragone – Chang huan – e lo utilizzava come veicolo per salire fino al Sole”.

 

huangdi

 

La biografia di Huang-ti dichiara che il drago “Chang huan” può percorrere miliardi di chilometri in un solo giorno e l’essere umano che lo cavalca può raggiungere un’età di duemila anni.

 

Ecco allora in termini di Fisica cosa ci racconta la leggenda cinese :

l’enorme velocità del drago nello Spazio influenza anche lo scorrere del Tempo e libera l’organismo umano dai processi di invecchiamento.

Significa che milioni di cinesi sapevano, o almeno credevano, qualcosa che Einstein scoprirà soltanto 4612 anni più tardi.

 

Mi chiedo e chiedo a qualcuno che possa compensare la mia totale ignoranza della Fisica : questa idea di un rapporto dello Spazio e del Tempo inestricabilmente collegati alla Velocità, anticipa di qualche millennio Einstein e la sua teoria della Relatività Generale ?

 

francobollo

 

 

E’ una domanda a cui io non so rispondere.

E’ una domanda a cui chiunque appena edotto di Fisica può rispondere.

E’ una domanda a cui so benissimo come risponderebbe Albert Einstein :

 

linguaccia

 

La magia non finisce qui. Sennò che magia sarebbe ?

Cosa dice il Drago ?

 

ciao

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