Putchu Guinadji. Kotoko Horsemen. Elogio della follia. La mia.

 

Ho appena ricevuto questo bellissimo libro :

Marjia Licina – Dragan Miskovic

Kotoko Equestrians, Guardians of the soul from the Pierluigi Peroni collection

Museum of African Art, Beograd 2014

Insieme agli imperdibili scritti e illustratissimi volumi di Pierluigi Peroni (“Putchu Guinadji” del 2011 e “Kotoko Warriors” del 2012 :
un must non solo sul tema, ma anche come scuola di collezionismo e di vita) questo recente volume, con coinvolgenti e creative fotografie a colori,
è quanto di meglio si possa oggi consultare e studiare sull’argomento.

Negli anni però anch’io sui Putchu Guinadji ho scritto alcune osservazioni e proposto ipotesi di lavoro che non trovo in nessuna delle opere qui sopra citate.
Per agevolare ogni futura ricerca sul tema, ho pensato perciò di riassumere qui di seguito i miei modesti ma appassionati contributi sull’argomento
degli affascinanti Crazy Horses : i cavalli e i cavalieri della follia. Ulteriore e forse definitiva dimostrazione di quanto contagiosa e meravigliosamente incurabile
possa essere questa follia. Per leggere il seguito clicca qui sopra »

Putchu Guinadji. Solo posti in piedi !

Solo posti in piedi !

Bei tempi il cinema d’altri tempi.

Si entrava quando capitava. Spesso vedevi prima il secondo tempo e poi, dopo, l’inizio del film. Ma non faceva differenza : si capiva tutto lo stesso. Forse. L’importante era andare al cinema. E in sala si entrava anche quando alla cassa ti dicevano : “Solo posti in piedi”.

Relitti di un naufragio, emergono questi ricordi degli anni ’50 mentre rifletto sulla posizione di molti di questi minuscoli cavalieri  che da anni studio, colleziono e soprattutto amo.

Molto spesso infatti i cavalieri  Kotoko

non sono tanto a cavalcioni  della loro cavalcatura, con le gambe una di qua e una di là sui fianchi del cavallo,

ma sono ritti in piedi sulla groppa del cavallo o sulla sella.

Come mai ? Continua a leggere, per favore.

Sempre in piedi ! A 9.306,7 Km da casa.

Vivendo giorni emozionanti tra i templi di Angkor, non potevo non aggiungere
all’iconografia  di “Solo posti in piedi” questo cavaliere Khmer,
ritto sul suo mitico destriero impennato.

(tempio di Angkor Wat, Ingressi Occidentali. 1.100-1.150 d.C. circa)

Putchu Guinadji. Crazy Horses

Crazy Horses

Non sono mai stato in Africa.

Non so montare a cavallo.

Non sono, presumo, in preda a possessione.

Però sono il più grande esperto ed appassionato collezionista
di cavalieri africani Kotoko tra tutti quelli
della generazione che Leonardo definisce “… e beh !”
(della generazione “… e beh !” sono coloro i quali, quando si sa che sono morti,
si dice allargando lievemente le braccia : ” Ma quanti anni aveva ? ……. e  beh!”. Continua a leggere, per favore.