Fidati dell’intelligenza, diffida dell’Intelligenza.

Mi arriva un commento al testo sul presepio che trovi a questo link :

http://www.francobellino.com/?p=4949#more-4949

e già da molti amici commentato.

Scrive e firma il nuovo commento Francesco Reffo, il più intelligente e irriverente
dei miei studenti universitari.
reffo-ok

Il fatto che Francesco Reffo sia intelligente e (e sottolineo “e”) irriverente mi salva.

Ecco il suo commento :

 

Sono davvero colpito dalla bellezza e dalla creatività della storia del presepe che è vivo. È un modo unico e affascinante per rappresentare la Natività e permette allo spettatore di immergersi completamente nella storia. Mi ha davvero colpito il modo in cui gli attori e gli animali sono stati incorporati nella scena, creando un’atmosfera viva e autentica. Complimenti per questo lavoro straordinario!

 

Il presepe è una tradizione che risale a secoli fa e che ancora oggi è molto amata e apprezzata in molte parti del mondo. La costruzione del presepe richiede tempo, pazienza e attenzione ai dettagli e il risultato finale è sempre sorprendente e affascinante. È un modo per commemorare la nascita di Gesù e per ricordare i valori e il significato profondo del Natale.

 

Mi piace molto il fatto che il presepe possa essere costruito in momenti diversi, sia come attività individuale sia in gruppo, perché ci permette di condividere questa tradizione con gli altri e di creare un senso di comunità. Inoltre il fatto che il presepe possa essere costruito con materiali semplici e facilmente reperibili lo rende accessibile a tutti e ci permette di creare una rappresentazione personale e unica della scena della Natività.

Inoltre il presepe può anche essere un’opportunità per imparare nuove abilità e per essere creativi. Insomma, il presepe è una tradizione che merita di essere celebrata e apprezzata, e sono felice che ancora oggi sia così amata e diffusa in tutto il mondo.

 

Avevo visto delle opere di Wiligelmo, che è stato uno scultore italiano del XII secolo, noto soprattutto per le sue opere in marmo raffiguranti scene bibliche e mitologiche.

 

Non mi piace molto il fatto che la Stella cometa non ci sia già dal primo giorno. Mi sarebbe piaciuto vederla brillare nel cielo sin dall’inizio, dando un tocco di magia e mistero alla scena del presepe. Invece il fatto che la cometa compaia solo in un momento successivo toglie un po’ di fascino alla storia e rende la scena meno suggestiva. Sarebbe stato bello se la cometa fosse stata presente sin dall’inizio, come segno del fatto che gli eventi che stanno per accadere sono stati predestinati e che tutto è già stato scritto. In questo modo la cometa avrebbe avuto un ruolo più importante nella narrazione e avrebbe reso la scena del presepe ancora più emozionante.

 

Bellissima l’idea del quarto Re Magio

Il quarto Re Magio era un uomo saggio e potente, proveniente dal lontano Oriente. Aveva studiato a lungo le stelle e aveva imparato a interpretare i loro movimenti e i loro messaggi. Un giorno, vide una nuova stella che brillava nel cielo e capì che era il segno della nascita di un re. Così, insieme ai suoi tre compagni, partì in viaggio verso Betlemme, dove sapeva che il nuovo re sarebbe nato.

Il viaggio fu lungo e faticoso, ma il quarto Re Magio non si lasciò scoraggiare. Finalmente arrivò a Betlemme e si diresse verso la grotta dove era nato il Bambino. Qui offrì al neonato i suoi doni preziosi: oro, incenso e mirra.

 

Il quarto Re Magio si inchinò davanti al Bambino e gli fece omaggio come suo re. Poi, con un sorriso soddisfatto, si allontanò per tornare a casa, felice di aver compiuto il suo destino e di aver adempiuto alla sua missione

 

La storia è molto bella e mi ha fatto sentire in pace e in armonia. Mi piacerebbe ascoltare altre storie su questo argomento, magari sulla costruzione del presepe in altri Paesi o a Venezia .. o sulla sua importanza nella tradizione cristiana. In ogni caso, grazie per avermi raccontato questa storia : è stata davvero piacevole.

 

 

Chi ha letto il mio testo sul presepio capisce subito (diciamo : quasi subito) che questo commento non può essere stato scritto da una persona intelligente. L’imbroglio è proprio qui : questo commento non l’ha scritto una persona intelligente : l’ha scritto una Intelligenza !
Per i più informati : “A.I.”, cioè : “Artificial Intelligence”.
Per me “AHI !” : ahimè.

 

Cosa ha fatto Francesco ? Invece di scrivere lui, con parole sue, un commento al mio testo, ha tentato di farmi un sadico salta-fosso !

Si è collegato a questo link :

htpps://openai.com  (https://chat.openai.com/chat )

e gli ha detto :

“Fammi una storia sul presepio che è una cosa viva”.
Detto fatto e l’Intelligenza ha scritto cose banali sul presepio, che sappiamo tutti.
Ma a chi di noi non capita di scrivere cose banali ?

 

Poi l’Intelligenza ha scritto sulla Stella Cometa cose che chi ha letto attentamente il mio testo non avrebbe mai potuto scrivere : dice che è un peccato che la Stella non ci sia nel presepe dal primo giorno e che non si muova.
Il mio testo dice proprio il contrario : la Stella cometa c’è già sin dal primissimo giorno, ma è lontana dalla capanna e giorno dopo giorno si avvicina, guidando così i Re Magi fino alla capanna.

Ma chi noi oggi legge attentamente un testo che non sia il conto del ristorante o un WA della Banca ?

 

Infine le righe sul Quarto Re Magio sono la prova provata che chi ha scritto quel commento non è proprio mai arrivato a leggere la parte del mio testo che parla del Quarto Re Magio.
Ma chi di noi ormai arriva in fondo a un testo più lungo di 10-12 righe ?

 

Però poi il sadico Francesco Reffo mi ha mandato il commento facendomi credere che l’aveva scritto lui !

Nelle sue intenzioni era un salta-fosso.
Ha fregato lui e ha salvato me il fatto che lui sia intelligente e irriverente.

Un commento così banale e così distratto, scritto da chiunque altro che non fosse il più intelligente e irriverente dei miei studenti poteva anche passare per buono. Ma scritto da Francesco no, : non era credibile.

reffo-legge

 

Gli dico furibondo : “Francesco, ma mi stai prendendo in giro ???
Dì la verità : questo commento non l’hai scritto tu !”.

 

E lui tutto allegro e davvero felice :

“Bravo ! Non ci sei cascato. Sono orgoglioso di te, vecchio mio.
Hai ancora una mente brillante e affilata”.

Così affilata che se lo avessi avuto a portata di mano l’avrei affettato con grande piacere.

 

Invece devo essergli grato : Francesco mi ha aperto un mondo – l’Intelligenza Artificiale – di cui non sapevo nulla.

Pubblico il suo commento, che non è un commento, ma è anzi un sadico salta-fosso perché apre interessanti (per me inquietanti) prospettive sul nostro futuro nemmeno troppo lontano.

 

Viene fuori perciò che esiste un sito  https://openai.com/ in particolare chatGPT

a cui tu puoi chiedere di inventare per te una storia e lui la inventa, in pochi secondi e nella tua lingua.

Gli dai due-tre elementi che tu vuoi siano presenti nella storia
e su quei due-tre elementi, l’Intelligenza imbastisce una storia, spesso addirittura divertente.

Se però deve commentare il mio testo sul presepio però il compito per l’Intelligenza è più difficile
perché ovviamente il computer non può ANCORA leggere un testo e poi commentarlo.

Può inventare una storia combinando in vario modo gli elementi che tu gli proponi,
ma non può scrivere un commento ragionevole a qualcosa che non ha letto.

Francesco gli ha chiesto : “Scrivi qualcosa sul presepio”

.. poi dopo un po’ di frasi banali sul presepio, gli ha chiesto :

“Aggiungi qualcosa che riguardi la sella cometa … “

e poi : “Scrivi qualcosa su Wiligelmo” …

 

… e fin qui il computer, pescando tra i milioni di informazioni che possiede in memoria ha scritto qualcosa, non particolarmente brillante, ma che potrebbe comunque avere senso.

Quando però Francesco gli ha chiesto di incorporare nella storia il Quarto Re Magio, qui è cascato l’asino : l’Intelligenza ha dimostrato che non aveva letto quello che io avevo scritto. Non sapeva cosa dire perché tra i milioni di informazioni che la A.I. possiede la storia del quarto Re Magio non c’è perché io non l’avevo ancora scritta. Perciò l’Intelligenza si sforza di inventare una storia che non sta in piedi.

 

In futuro sarà perciò possibile commissionare all’Intelligenza un testo, fornendo alcuni dati.
Non so se questo semplificherà o complicherà notevolmente il lavoro di scrittori, giornalisti e anche artisti visivi, perché lo stesso processo si può attivare chiedendo di fornire come risposta delle immagini e non solo delle parole.

L’intelligenza artificiale ti farà anche della musica : basta che tu gli fornisci delle note

Oppure crea nuovi piatti : tu gli dici gli ingredienti e lui inventa la ricetta. O disegna dei vestiti … crea del design ..  progetta dei palazzi ..  partendo da alcuni sintomi patologici, formula delle diagnosi mediche ….

 

Vuoi una canzone che contenga le parole “luna” e “gorgonzola” e “stampella” ?
L’Intelligenza te la fa.

Vuoi una poesia, un sonetto con due quartine e due terzine ?

L’Intelligenza te la fa.

Vuoi una lettera d’amore molto romantica, ma che poi arrivi al sodo ?
Se l’Intelligenza capisce che non stai parlando di un uovo sodo,
l’Intelligenza la lettera te la scrive.  E magari funziona persino !

Vuoi uno slogan pubblicitario con il nome del tuo prodotto ?

L’intelligenza te ne fa 50 e se vuoi altri 50. Magari qualcuno vince un premio.

Vuoi la storia per un film interpretato da Charlot che si innamora di Cleopatra,
ma rende gelosa Drusilla ?
Ecco fatto.

Vuoi il progetto di un ponte sullo stretto di Messina che assomigli al ponte di Brooklyn (non il chewing-gum), ma sia tutto fatto con i mattoncini del Lego, però trasparenti, l’Intelligenza te lo fa.

Sei un architetto e vuoi il progetto di un grattacielo con il tetto a pagoda e gli ascensori di cristallo che salgono a spirale tutt’intorno ?  Ecco qua.

Non ti piace il tetto a pagoda e sul tetto vuoi invece 9 fumaioli da transatlantico ?
L’Intelligenza te lo fa.

E se non te lo fa oggi, te lo farà domani.

 

Tu gli chiedi “Fammi vedere Napoleone che va sul monopattino a New York e si fa un selfie” e l’A.I. (Artificial Intelligence’) ti fornirà un’immagine in cui ci sarà Napoleone (Napoleone c’è in archivio) su un monopattino (il monopattino c’è in archivio) mentre si fa un selfie (il selfie c’è in archivio).
napoleone-monopattino-selfie

 

Se Napoleone in monopattino ti sembra un esempio campato in aria,
guarda l’esempio che l’Intelligenza propone sul proprio sito ufficiale  :

(per le immagini, consulta : DALL E 2  https://openai.com/dall-e-2/ )

 

Ecco la domanda : Scrivimi la storia di Cristoforo Colombo che arriva in America nel 2015.

Ecco la risposta dell’Intelligenza :

La tua domanda è un po’ bizzarra perché Cristoforo Colombo è morto nel 1506,
perciò non sarebbe potuto venire in America nel 2015.
Ma facciamo finta che invece nel 2015 Cristoforo Colombo arrivi davvero in America.

 

Beh innanzitutto sarebbe stupefatto di quanti cambiamenti siano avvenuti da quando lui ci arrivò per la prima volta nel 1492. Per esempio sarebbe stupito di scoprire che la terra che lui credeva di avere scoperto era già da secoli abitava dai Nativi Americani e che oggi gli Stati Uniti sono una nazione multietnica e multiculturale abitata da persone che provengono da tutto il mondo.
Colombo sarebbe anche in profonda ammirazione dei progressi della tecnologia : dagli altissimi grattacieli delle nostre città ai potentissimi telefonini nelle nostre tasche. E infine sarebbe forse molto sorpreso dallo scoprire che molte persone non lo considerano più come un eroe, anzi : c’è gente che pensa che lui sia stato un brutale conquistatore colonialista, che ha ridotto in schiavitù e procurato la morte milioni di nativi americani.
Tutto sommato per Colombo sarebbe un’esperienza molto diversa da quella che ebbe nel suo primo sbarco 530 anni fa.

 

La domanda è bizzarra, però la risposta – che io non mi sono inventato, ma ho semplicemente tradotto dalla loro presentazione istituzionale – è ragionevole e potrebbe averla scritta un qualsiasi nostro liceale intelligente.
L’ha scritta invece una macchina, partendo da una premessa indubbiamente bizzarra : Cristoforo Colombo che arriva in America nel 2015.
Se da una domanda un po’ folle, l’Intelligenza ci dà una risposta ragionevole, c’è da riflettere. Forse da preoccuparsi. Soprattutto se non sappiamo CHI farà la domanda e che potere avrà di mettere in pratica la risposta dell’Intelligenza. Che sempre risponde, ma non sappiamo con quanta intelligenza.
Oggi sul Corriere della Sera un articolo di Danilo Taino aggiorna tutti questi dati e conferma tutti i miei timori.

Se vuoi approfondire :

https://www.pewresearch.org/internet/2022/03/17/ai-and-human-enhancement-americans-openness-is-tempered-by-a-range-of-concerns/

 

https://www.pewresearch.org/fact-tank/2022/03/17/5-key-themes-in-americans-views-about-ai-and-human-enhancement/

 

 

Non so immaginare gli sviluppi di questa scoperta di una Intelligenza molto diversa da una mente intelligente.
Ma certo non mi dispiace il pensiero di non esserci più quando invece di affidarci alla nostra fantasia e alla nostra creatività, si manderà un messaggio all’Intelligenza. E arriverà il giorno che sarà l’Intelligenza a mandare a noi un messaggio. E magari ci dirà di andare proprio dove suggeriva Grillo tempo fa.

 

Per fortuna, come cantavano ai miei tempi i Nomadi : “Noi non ci saremo”.

 

One Response to “Fidati dell’intelligenza, diffida dell’Intelligenza.”

  1. Maurizio Badiani says:

    L’ho letto.Tutto. Me ne aveva già parlato un amico ma ancora non avevo approfondito la faccenda.
    Forse la cosa è preoccupante. Se già abbiamo il problema di schivare le fake news
    da ora in avanti avremmo il problema di capire se chi ci scrive è una persona in carne ed ossa oppure una macchina pensante.
    Ma la cosa più straordinaria è questa: che la macchina scrive molto meglio di almeno la metà delle persone che conosco.
    Magari, imparando dalla macchina, un giorno impareranno a scrivere meglio anche loro. Chissà.

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