E’ vivo il tuo presepio ? (versione breve)

Il tuo presepio vuole vivere e non parlo dei presepi con figure che si muovono in modo meccanico nello spazio : mai piaciuti.
Parlo del passaggio del tempo che comporta dei cambiamenti nel tuo presepio : dal giorno in cui tu lo progetti
fino al giorno in cui lo disfi il tuo presepio è vivo. Vive col passare del tempo perché tu lo fai vivere.

Ci sono personaggi che prima non c’erano e poi appaiono. Ci sono personaggi che prima sono in un modo e poi diventano diversi.
Ci sono personaggi prima lontani e poi vicini; altri che prima dormono e poi si svegliano.
I tuoi bambini possono veder vivere il tuo presepio proprio come un film !

1

Gesù Bambino  è vivo : nasce !

Questo lo sanno tutti. I primi giorni nel tuo presepio il Bambino non c’è : la mangiatoia è vuota :

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A mezzanotte del 24 Dicembre, proprio quando suonano le campane, il Bambino appare nella mangiatoia :

 

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2

Maria Vergine è viva e dà la vita a Gesù.

I primi giorni nel tuo presepio Maria è ancora incinta, con il pancione e faticosamente viaggia insieme a Giuseppe verso Betlemme. La vedi appollaiata sulla groppa di un asinello …

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.. poi la vedi mentre cerca disperatamente una camera dove dormire ..

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.. infine è nella capanna-stalla che Giuseppe ha trovato per loro. Adesso Maria è scesa dall’asinello, è sempre con il pancione, ma è in piedi accanto alla mangiatoia vuota : …

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Finalmente arriva la mezzanotte del 24 Dicembre e ……… miracolo ! Il pancione di Maria non c’è più e c’è invece biondo e bellissimo il Bambino nella sua culla, in realtà un’umile mangiatoia. Maria adesso è inginocchiata accanto al suo piccolo …

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… e un asino e un bue riscaldano il neonato con il loro fiato. Sono due animali,
ma hanno già capito cosa bisogna fare e con Chi hanno a che fare.

 

 

3

La Stella è viva e si muove nel cielo del tuo presepio

La Stella non è sopra la capanna fin dal primo giorno. Anzi, è lontanissima, alta nel cielo, quasi fuori dalla carta blu-notte che tu hai messo per rappresentare il cielo stellato. Ma la Stella del presepio non è una stella fissa : è la Stella Cometa e anche lei si muove nel cielo verso il Bambino che nascerà. Perciò giorno per giorno si avvicina …

 

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… e anche lei, la Stella, trova il suo giusto posto solo alla mezzanotte del 24 Dicembre.
Dove ? Proprio sopra la capanna a proteggere e illuminare Gesù Bambino :
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Intanto però la Stella per mesi e mesi ha guidato fino a Betlemme da terre lontanissime i Re Magi e i loro sfarzosi cortei :

 

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4

Il pastore Benino:  dormiva, sognava e ora si meraviglia !

I primi giorni nel tuo presepio Benino è un normale pastore con le sue pecore che pascolano lontano dalla capanna. Poi però qualche giorno prima del 24 Dicembre il pastore Benino si addormenta in una grotta. Dorme e ha un sogno, anzi una vera e propria visione :

 

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Che cosa vede Benino ? Vede il presepio che in realtà non è ancora nato, il presepio che tu non hai ancora finito lui già adesso lo vede in sogno proprio come diventerà.

Ed ecco che quando Maria avrà partorito, Gesù Bambino sarà nato, la Stella si sarà posata sul tetto della capanna e i Magi saranno in arrivo, ecco che il tuo presepio sarà proprio come Benino lo ha già sognato tante notti fa.
Lui che prima dormiva sprofondato in un sogno profondo, adesso è sveglissimo. Guardalo !

 

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E’ in piedi, ha le braccia alzate, la bocca aperta, gli occhi sgranati. Senza dire una sola parola esprime tutta la sua meraviglia. E infatti il suo personaggio adesso si chiama anche : “la Meraviglia” o “il Meravigliato”.

E tu, proprio alla mezzanotte del 24 Dicembre, prima appoggi delicatamente  Gesù Bambino sulla paglia … poi sistemi Maria, non più incinta ma ora per la prima e unica volta nella sua vita “vergine madre”, accanto al neonato … poi fissi la Stella proprio sul tetto della capanna … infine togli dal presepio  il pastore Benino addormentato e lo sostituisci con il pastore Benino che adesso è sveglissimo e meravigliatissimo.

I tuoi bambini scopriranno con meraviglia che nel vostro presepio per adorare Gesù Bambino è apparso un altro personaggio, “il Meravigliato” proprio come meravigliati sono anche loro.

 

 

5

Magi, guerrieri, filosofi, astrologi, servitori, musicisti, danzatori,
cammelli o dromedari
(dipende da quante gobbe hanno),
leopardi e gazzelle e scimmiette, cavalli, forse anche elefanti
e sicuramente tanti simpatici cagnolini,
sia cani  da pastore del posto, sia cani da caccia che arrivano da lontano.
Tutti vivissimi !

 

E poi naturalmente nel tuo presepio oggi protagonisti sono  i Magi con il loro corteo di personaggi e animali e abiti esotici coloratissimi e doni preziosi :

 

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Tanti anni fa chi aveva una casa molto ma molto grande già i primi giorni di Dicembre metteva nel suo presepio  il corteo dei Magi. Però lo metteva in un’altra stanza, una stanza lontana dal presepio.

Poi giorno per giorno spostava il corteo dei Magi e finalmente  li faceva arrivare davanti alla capanna, ma non a Natale : soltanto 12 notti dopo la nascita di Gesù, il 6 di gennaio, non un giorno prima.

 

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I Re Magi quando sono in viaggio cavalcano prima i loro destrieri, uno magari anche un cammello o un dromedario (sul dromedario è più comodo sedersi nello spazio tra le due gobbe), volendo ci potrebbe essere anche un Re Magio appollaiato sopra un elefante ..

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.. Poi arrivati a Betlemme, i Re Magi scendono dai loro ‘veicoli’ e camminano a piedi verso la capanna  .. infine saranno inginocchiati davanti al divino Neonato. Loro, i Re più ricchi e più potenti e più saggi di tutta la Terra, sono adesso in ginocchio in reverente adorazione di un Bimbo nudo, che non ha nemmeno una fascia per coprirsi e per riscaldarsi ha soltanto il fiato di un asino e di un bue.

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Gesù è – sembra che sia – il povero figlio di poverissima gente eppure i Magi gli offrono i loro doni di valore incalcolabile perché loro sanno, loro hanno intuito chi Lui sia veramente.

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I saggi hanno capito tutto, ma prima di loro due poveri animali, uno dei quali non a caso viene chiamato “asino, anche loro avevano capito tutto.

(Questo non c’entra con il presepio, però mi sono  sempre chiesto cosa avranno fatto Giuseppe e Maria dopo l’arrivo dei Magi dell’oro, dell’incenso e della mirra portati in dono a Gesù Bambino. Della mirra soprattutto, che ancora oggi, anche se l’ho letto tante volte, non so bene cosa sia. Secondo me Maria e Giuseppe hanno regalato tutto ai pastori e ai poveri del posto. Infatti quando li vedi in viaggio nella loro fuga verso l’Egitto non hanno con sé proprio niente :

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In viaggio nel deserto Giuseppe e Maria sono stanchi, fa davvero troppo caldo. Allora si fermano e riposano sotto una palma. Anche la Palma però ha capito chi è il Bambino che riposa sotto la sua ombra. Guarda ! le foglie si allargano per fare ancora più ombra e la palma incurva dolcemente il suo tronco per proteggere ancora meglio il Bambino :

 

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6

Poche ore dopo i Re Magi
appare un nuovo personaggio
nel film del tuo presepio.

 

Questo nuovo personaggio tu non l’hai mai visto in nessun presepio. Eppure la leggenda narra che i Re Magi, in viaggio con il loro corteo verso Betlemme, una notte che c’erano troppe nuvole non riuscivano a vedere in cielo la Stella che li guidava. Si erano perduti : non sapevano dove andare.
Si fermarono allora e chiesero a una vecchietta che abitava proprio lì che strada dovevano prendere. La vecchietta però era molto curiosa : prima di rispondere voleva sapere cosa ci faceva tutta quella gente strana e quegli animali stranissimi in viaggio verso un paesino – Betlemme – dove non c’era proprio nulla da vedere, non dico per un turista, ma nemmeno per uno che ci abitava.

 

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I Re Magi le spiegarono che proprio lì – proprio nel paesino dove non c’era nulla da vedere – tra poco loro avrebbero visto un bambino appena nato. Questo Bambino avrebbe cambiato tutta la storia dell’Umanità : non solo la vita degli uomini e delle donne che vivevano sulla Terra, ma anche la vita di quelli che ci avrebbero vissuto nei mille e mille anni futuri e persino la vita di quelli che avevano già vissuto nei mille e mille anni passati.

“Ma se sono tutti già morti, come potranno cambiare la loro vita ?!?”
disse poco convinta la vecchietta.

E’ vero : questi ultimi erano tutti già morti, eppure anche la loro vita (eterna) sarebbe cambiata !

 

I Re Magi offrono un passaggio !

I Re Magi dissero alla vecchietta : “Cara signora, la nascita di questo bambino è un evento storico. Ascolti, gentile signora, visto a che a noi non mancano i mezzi di trasporto, venga anche Lei con noi. Abbiamo calessi, carrozze, portantine; abbiamo cavalli, asini, muli, cammelli, dromedari e persino elefanti. Lei è così gentile con noi e noi vogliamo essere gentili con Lei : Le offriamo un passaggio !”.

(Apro parentesi : i Re Magi erano persone molto educate e rispettose dell’età. Perciò davano del “Lei” alla vecchietta anche se il “Lei” allora non l’avevano ancora inventato. Chiudo parentesi).

 

 

Magi, mogli e buoi dei paesi tuoi.

Per la vecchietta, che era poverissima e non si era mai allontanata dal suo villaggio, fare un viaggio gratis, ospite d’onore del lussuoso corteo dei Re Magi era, come dirà poi il Padrino, “una di quelle offerte che non si possono proprio rifiutare”.

E invece la vecchietta rifiutò di fare l’autostop con i Magi perché forse conosceva già allora il proverbio che noi usiamo ancora oggi, anche se abbiamo dimenticato i Magi e diciamo : “Mogli e buoi dei paesi tuoi.”

Fatto sta che lei non si fidò : gli indicò la strada giusta però decise di non andare con loro. E i tre Re Magi ripartirono da soli :

 

 

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Passano poche ore, riappare la Stella in cielo e la vecchietta vede la Stella che scende proprio sopra Betlemme. Lei pensa : “Ma allora quegli strani turisti avevano ragione !” e capisce di avere perso l’occasione della vita.
In tutta fretta prende un sacco e lo riempie di regali da portare al Bambino che nascerà tra poco. Mette quel poco che ha, niente di importante, persino un po’ del carbone che usa per la stufa. Prende anche una scopa di saggina (non si sa perché e la leggenda non ce lo dice), infila le calze, inforca le scarpe e parte di rincorsa per raggiungere i Re Magi.

Non riesce però a raggiungere i Magi e in più le tocca fare tutta la strada a piedi (la scopa allora non era ancora autorizzata a volare) e così consuma centinaia di calze e di scarpe.

 

Per farsi perdonare la propria colpa, da allora la vecchietta si ferma in ogni casa che incontra sulla sua strada e lascia un dono ai bambini che vivono in quella casa : ha un sacco pieno di regali e anche di carbone e quel sacco non si vuota mai.

Fu così che dalla “Epifania” -  parola che in greco significa “Apparizione divina .. venuta sulla Terra di Gesù Bambino” nasce con piccoli cambiamenti il nome con cui noi oggi chiamiamo quella vecchietta : Epifanìa > bifanìa > befanìa > Befana.

 

La notte tra il 5 e il 6 Gennaio tu appendi al caminetto di casa (ma se non c’è il camino, va bene anche una parete, una porta di legno, una mensola, persino i fili dello stendibiancheria) delle calze di lana. Una calza per ogni bambino che c’è in casa, e se ci sono i nonni o vengono a pranzo i parenti, metti una calza anche per ognuno dei nonni e dei parenti : li farai felici ! Le calze devono essere grandi, moltissimo grandi e coloratissime.

In certi paesi per la Befana invece della calze si usano delle scarpe vecchie, anche queste molto grandi. Le scarpe però non si appendono, ma si mettono di notte fuori dalla porta di casa o sul davanzale delle finestre.

Perché le calze o le scarpe ? Ce lo dice il proverbio :

La Befana vien di notte
con le scarpe
(anche le calze !) tutte rotte.

 

A forza di girare per le case dei bambini di tutto il mondo, alla Befana si sono consumate le scarpe e persino le calze : ecco perché è giusto lasciare per lei, per invitarla a fermarsi proprio in casa nostra, delle calze o delle scarpe. Così lei si ferma, è contenta di vedere che abbiamo pensato alle sue calze e ricambia il nostro gentile pensiero lasciandoci i regali.

 

La mattina del 6 Gennaio, appena alzati, i bambini si fionderanno a vedere cosa c’è dentro le calze perché di notte è passata di lì la Befana e ha lasciato i doni per loro.

Poi correranno a scoprire che nel presepio sono arrivati tanti nuovi bellissimi personaggi – i Re Magi con il loro corteo e con tanti animali strani e buffi :

 

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Vedranno che anche i Re Magi hanno portato dei doni al Bambino. Doni preziosi per il Bambino nel presepio e invece doni dolcissimi per i bambini in casa tua.
Dei doni di Gesù Bambino –  oro e incenso e mirra – i bambini non saprebbero proprio cosa farsene, ma quella mattina sono felici persino di mangiare il carbone ! E se a pranzo verranno anche i nonni, ognuno di loro sarà emozionato e felice perché tu hai pensato a far riempire di doni dalla Befana anche una calza per ognuno di loro : i nonni sono felici di tornare per qualche ora bambini insieme ai nipotini.

Che se poi  a pranzo ci sono anche la suocera o la nuora e non ti sono proprio simpatiche, anche loro ti vorranno bene (per pochi minuti, non di più) perché tu – scherzando, ma non troppo – hai pensato di mettere nella loro calza tanto carbone, nero ma dolcissimo.

 

7

I Re Magi non sono 3 : sono 4 !

 

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Io non l’ho mai saputo, ma c’è un quarto Re Magio, mai visto in nessun presepio, che per me il più simpatico di tutti.

Si chiama Artaban ed è un Re persiano. Lui è troppo buono e proprio perché è troppo buono gli capitano un sacco di guai.

 

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Artaban, come gli altri tre Magi vede la Stella nel cielo, decide di partire insieme ai Magi e come loro di portare al Bambino appena nato 3 doni preziosi : uno zaffiro, un rubino e una perla rarissima.
Il quarto Magio parte per raggiungere gli altri tre, ma appena partito subito si ferma : ha visto sul bordo della strada un uomo ferito e che sta per morire. Lui è un po’ anche medico, ha con se qualche unguento e delle bende.
Si ferma, cura come può il moribondo, poi gli trova in una casa una sistemazione sicura e delle persone che lo assisteranno fino alla completa guarigione. Artaban regala allo sconosciuto perché possa farsi curare il primo dei suoi doni : lo zaffiro.

Così però fa tardi e perde l’appuntamento con gli altri tre Magi : quando arriva lui, loro sono già partiti.

Artaban riparte da solo, ma anche stavolta non arriva perché vede una donna che i soldati portano via in catene. Cosa ha fatto ? chiede. Ha fatto debiti e non ha i soldi per restituirli : diventerà una schiava.  Artaban non ci pensa due volte : offre il suo rubino, paga tutti i debiti e compera la libertà per la povera donna. Anche stavolta ha perso molto tempo e soprattutto ormai ha perso due dei suoi tre doni.

 

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Arriva vicino a Betlemme, ma non sa dove è la capanna di Gesù Bambino. Chiede informazioni a una ragazza che sta allattando un neonato. La donna lo fa entrare nella sua povera casa, gli offre da bere e da mangiare e gli dice :

“Giorni fa sono passati di qui dei Re stranieri, vestiti come te. Come te seguivano una stella e come te cercavano un Bambino che sarebbe diventato un Re e quando sono arriv—-“

In quel momento sfondano la porta i soldati di Erode che vogliono uccidere il neonato della donna. Per convincerli a salvare la vita di quel bambino Artaban regala ai soldatacci il suo ultimo tesoro : la perla rarissima.

Così quando finalmente arriva davanti alla capanna del presepio, Artaban, il ricchissimo quarto Re Magio, è più povero del più povero dei pastori (che almeno ha le sue pecore). Lui è venuto da così lontano per portare i doni a Gesù Bambino .. e non ha proprio più nulla da donare :

 

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Questa è l’unica immagine che ho trovato di Artaban. L’ha creata un artista di Napoli di cui non so il nome. Rappresenta il quarto Re Magio in terracotta grezza. Senza colori, senza vestiti, senza doni : spicca tra gli altri Re Magi proprio per la sua “nudità”.

 

Artaban, si inginocchia davanti al Bambino e lo adora. Poi racconta a Maria e a Giuseppe tutte le sue disavventure. Allora Maria commossa solleva dalla paglia Gesù Bambino e lo posa tra le braccia di Artaban. E Gesù Bambino lo guarda negli occhi e gli regala un sorriso dolcissimo.

 

Hai mai visto questa figura in un presepio ?

Pensaci ! Cerca di ricordare : hai mai visto in tutti i Presepi di tutti i secoli e di tutto il mondo un  personaggio che tiene in braccio Gesù Bambino ? Nemmeno la Mamma, nemmeno Maria nel presepio è rappresentata con Gesù Bambino in braccio : lei  è inginocchiata vicino a Lui, ma non lo tiene in braccio.

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8

Una storia davvero bella ha due finali, uno più bello dell’altro.

 

La storia di Artaban ha anche un diverso finale : il quarto re Magio arriva a Betlemme troppo tardi e non riesce nemmeno a vedere Gesù Bambino, come nel finale qui sopra.  In questo diverso finale Maria e Giuseppe sono già fuggiti in Egitto per salvare Gesù dalla strage degli innocenti. Così Artaban non riesce a vedere Gesù Bambino, eppure alla fine della storia ci sarà per lui – e anche per ognuno di noi – un bellissimo “Lieto Fine”. Tutto per merito di Artaban che non si dà per vinto. E cosa fa ? Passa tutto il resto della sua vita a cercare Gesù. Adesso sono 33 anni che il buon Artaban è in giro per il mondo e lui è sempre più povero perché tutto quello che ha lui lo dona a chi ha più bisogno di lui.

Arriva a Gerusalemme ormai vecchio e sfinito dal suo peregrinare: ancora pochi minuti e morirà di stanchezza e di vecchiaia. La città è in agitazione perché su una croce sta per essere giustiziato un uomo, nato 33 anni fa a Betlemme. Artaban capisce che quell’uomo è il suo Bambino : è Gesù.

“Maestro, dice Artaban a Gesù sulla croce. Ti ho tanto cercato. Una volta avevo preziosi regali da offrirti. Adesso non ho più i miei doni per te.”

E Gesù gli dice : “Artaban, tu mi hai già dato i tuoi doni.”

E Artaban: “No, mio Signore. Io non te li ho dati i mei doni perché li ho donati ad altri, non a te”.

E Gesù: “Lo so, Artaban. Quando ero affamato, mi hai dato da mangiare; quando avevo sete, mi hai dato da bere; quando ero nudo, mi hai vestito. Quando ero senza un tetto, mi hai ospitato a casa tua.”

E Artaban: “Ma io non ti ho mai visto affamato e neanche assetato. Non ti ho mai rivestito. Non ti ho mai ospitato nella mia casa. Per trentatré anni ti ho cercato, ma non ti ho mai donato nulla. Oggi è la prima volta che io ti vedo.”

E Gesù con lo stesso sorriso dolcissimo che da bambino aveva fatto al quarto Re Magio, gli dice : “Quando hai dato i tuoi doni al più piccolo dei miei fratelli, tu li hai donati a me. E io ti sono davvero riconoscente.”

E’ vero : ogni nostro gesto di generosità verso chi è povero, infelice, disperato è un gesto d’amore verso Gesù.  Gesù lo vede e lo ricorda.

 

Così finisce il viaggio di Artaban, il quarto Re Magio, che non vide mai Gesù Bambino e incontrò Gesù solo in punto di morte : la sua morte e la morte dell’uomo Gesù.

Ma il quarto Re Magio ha dimostrato per tutta la sua vita una generosità che persino Gesù, dall’alto della croce, ammira e ama. Così finisce il viaggio di Artaban, ma così non finisce la creazione del tuo presepio !

 

9

Che magìa il Magio mogio !

Ti regalo un’idea, questo Nuovo Anno fai in modo che l’Epifania tutte le feste non se le porta via.
Tu non disfare il presepio anzi, fai una bella sorpresa ai tuoi bambini : due-tre giorni dopo la Befana, chiama i bambini e gli dici : “Guardate ! Nel presepio è apparso un nuovo personaggio” :

 

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Ed eccolo lì, lontano, all’orizzonte, il Re Magio che per essere troppo buono arriva in ritardo e non ha più nulla da donare a Gesù Bambino.

Questo nuovo personaggio tu lo fai piano piano avvicinare alla capanna e dopo un po’ di giorni, quando gli altri Re Magi saranno ormai ripartiti per tornare a casa, tu lo fai arrivare proprio davanti a Gesù Bambino.
Il quarto Re Magio è proprio mogio, ma Gesù Bambino lo guarda negli occhi e lo rasserena con il suo sorriso.

Però questo nuovo personaggio, così bello e così emozionate e così capace di coinvolgere ognuno di noi, ancora non esiste, non si trova in nessun negozio e nemmeno in Rete. E allora …

 

10

Chi mi fa il Re Magio che ha in braccio Gesù Bambino ?

 

Vorrei tanto trovare uno scultore o un artigiano che crea proprio per noi il re Magio che non si è mai visto.

Io lo immagino così, anche se questo è solo un fotomontaggio, un sogno, tanto per dare l’idea  : nel presepio il quarto Re Magio non è ricco, non è vestito con tessuti preziosi, non porta doni perché li ha già donati tutti, però è l’unico – l’unico personaggio del presepio – che tiene in braccio Gesù Bambino.

 

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Artaban, il quarto Re Magio, è un esempio per tutti noi e non solo a Natale : ogni giorno di tutto l’anno.

Solo a lui la Vergine Maria affida da tenere in braccio il suo divino Bambino perché forse Artaban è davvero il Re Magio più importante da mettere quest’anno nel nostro presepio.

Basta che qualcuno, quaggiù non lassù, lo crei per noi.

4 Responses to “E’ vivo il tuo presepio ? (versione breve)”

  1. Questa qui sopra è la prima versione di un brano sul presepio.
    Quel testo è piaciuto a molti e molti mi hanno scritto dei commenti
    spesso più interessanti ed emozionanti del brano stesso.

    Così nel tempo ho via via aggiunto alla prima stesura
    nuovi temi e molte nuove immagini.
    E’ nata così una versione più ampia, più lunga, più ricca :
    la versione completa che trovi a questo link :

    http://www.francobellino.com/?p=4949#more-4949

    Lì trovi anche tutti i commenti che erano via via arrivati.

    Nel versione completa propongo 21 nuove idee :
    1
    Il tuo presepio vive nel tempo : fallo vivere !
    2
    Maria nel presepio prima di Natale è incinta, dopo non più.
    3
    L’asino e il bue sono tra i primi a riconoscere Gesù.
    4
    Nella stalla c’è un presepio senza Maria e Giuseppe.
    5
    La Stella non è fissa : si muove e ogni giorno si avvicina.
    6
    Il pastore Benino prima dorme e sogna poi si meraviglia.
    7
    Perché non mettiamo i cani nel presepio ? Ci sono e sono tanti.
    8
    I Re Magi in un’altra stanza, lontani del presepio.
    9
    Dove vanno a finire oro e incenso e mirra ?
    10
    La palma del deserto riconosce Gesù e curva il suo tronco.
    11
    Fuga in Egitto o Ritorno dall’Egitto ?
    12
    I Re Magi incontrano la Befana …
    13
    .. e le offrono un passaggio. Ma lei rifiuta.
    14
    Perché mettiamo le calze per la Befana ?
    15
    Metti una calza anche per i nonni.
    16
    I re Magi non sono tre : sono quattro !
    17
    Il 4° Re Magio è povero, nudo e non ha più i suoi doni.
    18
    San Francesco a Greccio non fa un presepio.
    19
    La storia del 4° Re Magio ha due finali, uno più bello dell’altro.
    20
    Nessuno nel presepio ha Gesù Bambino in braccio. Uno sì, però.
    21
    Il Quarto Re Magio arriva tardi a Betlemme,
    ma a Venezia arriva troppo presto.

    Spero di essere riuscito a rendere più vivo e più emozionante il tuo presepio.
    Mi piacerebbe sapere dai miei amici cosa pensano di queste 21 idee.
    Molte sembreranno folli, però forse magari chissà qualche mia idea piacerà
    e regalerà un sorriso e un’emozione a chi mi legge.

    Scoprirlo sarebbe per me il più bel regale di Natale !

  2. Vito says:

    Molto bello e data l’età mi sono commosso alle lacrime !

  3. Vito says:

    Nota al § 2 qui sopra : “Gesù Bambino è vivo : nasce a mezzanotte del 24 Dicembre”.

    I primi giorni nel tuo presepio Gesù Bambino non c’è : la mangiatoia è vuota.
    Questo lo abbiamo sempre saputo : nessuno di noi ha mai messo Gesù Bambino nel presepio
    prima della mezzanotte di Natale.

    Però a voler essere rigorosi dal giorno in cui tu fai il presepio fino alla notte del 24 Dicembre,
    nella stalla del tuo presepio non dovrebbero esserci nemmeno Giuseppe e Maria.

    Loro due, stanchi morti e disperati, nella stalla ci arrivano soltanto a tarda sera, dopo le undici,
    perchè per tutto il pomeriggio hanno cercato invano un alloggio per tutta Betlemme.

    Anche tu sicuramente anni fa – fino a quando non hai passato il compito
    a un fratellino o una sorellina più piccoli di te – hai recitato in piedi su una sedia
    la poesia popolare (mica tanto ‘popolare’ : sono versi di Guido Gozzano, grande sensibile poeta !)
    “La Notte Santa” :

    – Consolati, Maria, del tuo pellegrinare!
    Siam giunti. Ecco Betlemme ornata di trofei.
    Presso quell’osteria potremo riposare,
    ché troppo stanco sono e troppo stanca sei.

    Il campanile scocca lentamente le sei.

    – Avete un po’ di posto, o voi del Caval Grigio?
    Un po’ di posto per me e per Giuseppe?
    – Signori, ce ne duole: è notte di prodigio;
    son troppi i forestieri; le stanze ho piene zeppe

    Il campanile scocca lentamente le sette.

    – Oste del Moro, avete un rifugio per noi?
    Mia moglie più non regge ed io son così rotto!
    – Tutto l’albergo ho pieno, soppalchi e ballatoi :
    tentate al Cervo Bianco, quell’osteria più sotto.

    Il campanile scocca lentamente le otto.

    – O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno
    avete per dormire? Non ci mandate altrove!
    – S’attende la cometa. Tutto l’albergo ho pieno
    d’astronomi e di dotti, qui giunti d’ogni dove.

    Il campanile scocca lentamente le nove.

    – Ostessa dei Tre Merli, pietà d’una sorella!
    Pensate in quale stato e quanta strada feci!
    – Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella.
    Son negromanti, magi persiani, egizi, greci…

    Il campanile scocca lentamente le dieci.

    – Oste di Cesarea… – Un vecchio falegname?
    Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente?
    L’albergo è tutto pieno di cavalieri e dame
    non amo la miscela dell’alta e bassa gente.

    Il campanile scoccale undici lentamente.

    La poesia ci racconta che per tutto il giorno Giuseppe e Maria hanno cercato invano un alloggio
    e solo quando è ormai notte arrivano alla stalla-grotta-capanna dove nascerà Gesù.

    Perciò a voler essere proprio rigorosi dal giorno in cui tu fai il presepio fino alla notte del 24 Dicembre,
    nella capanna del tuo presepio non dovrebbero esserci nemmeno Giuseppe e Maria.

    Ma noi non vogliamo essere proprio rigorosi, vero ?

    Anche perché un presepio dove non ci sono ancora Giuseppe e Maria e Gesù Bambino …..
    non ci sono nemmeno i pastori in giro per i monti a pascolare le loro pecore, …….
    non c’è la Stella che deve indicare la strada ai Re Magi e non ci sono i Re Magi
    che non sono ancora nemmeno apparsi all’orizzonte …..
    un presepio dove non c’è praticamente nessuno che presepio è ?

    Quindi torniamo su tranquillamente al paragrafo § 3 e seguiamo invece tutti gli altri preziosi consigli.

  4. Franco Bellino says:

    Un Re Magio che tiene in braccio Gesù Bambino tu l’hai già visto,
    ma non in un presepio : l’hai visto in un film.
    Hai visto Maria Vergine che porge Gesù Bambino appena nato a un Re Magio.
    Lui lo tiene amorevolmente in braccio, mentre l’altro Re gli bacia devotamente i piedini.
    E’ “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini (1964).
    Nello stesso film hai visto anche la Vergine Maria incinta.

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