Col ferma-persiane fermi il Turco asasìn. Dipende solo da te !

 

 

prima-foto

 

Una volta però un ferma-persiane mi ha quasi spezzato il braccio.
Da allora l’ho raccolto, l’ho accarezzato e da oggi persino lo ammiro.

foto-con-gondola

 

 

 

Nella notte tra martedì 12 e mercoledì 13 Novembre 2019 a Venezia era prevista acqua alta. Ma verso la 22 diventarono impressionanti le raffiche di vento : arrivavano da sud-ovest, dalla ‘volta di Canal’ e da Ca’ Foscari lungo il Canal Grande e quindi rafforzate dalle facciate dei palazzi, così come nel Po la corrente diventa più violenta quando corre lungo gli alti argini.  Si seppe dopo che erano raffiche di vento a più di 120 km/ora.

Pensammo bene chiudere le imposte, più che altro per proteggere i vetri dalla pioggia.
Apro la finestra e mentre cerco di riunire le due pesanti imposte di legno massiccio, quella di destra ancora ancorata alla parete dal ferma-persiane, si stacca dal muro e sbatte violentemente contro il mio braccio sinistro : il vento ha letteralmente stroncato i due infissi di ferro. L’osso del braccio non si rompe (per fortuna perché quella notte nessuna ambulanza mi avrebbe portato all’Ospedale!), la ferita larga e profonda rimase per mesi e ancora oggi si vede la cicatrice.

Il ferma-persiane troncato rimase sul davanzale e da allora lo conservo perché in qualche modo fa parte della mia storia :

 

foto-con-barca

Fu così che per la prima volta in vita mia ho scoperto che il ferma-persiane non è un semplice ferro girevole,
regolabile in alto/basso, su/giù, ma rappresenta un uomo e una donna.

L’uomo ha turbante, barba e baffi e giacca con alamari :

 

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La donna è bella, severa e maestosa, ha i capelli raccolti in due bande,
un’ampia scollatura ornata al centro da un medaglione :

 

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Fino a quel giorno lo avevo semplicemente alzato e abbassato, sporgendomi sul davanzale per arrivare a spostarlo, quindi senza mai veramente vederlo, senza immaginare che rappresentasse qualcosa.

 

Dopo il nostro doloroso ‘primo incontro’, per molti mesi ho ammirato e anche accarezzato quel frammento perché  in qualche modo mi aveva sì fatto male, ma non troppo, e soprattutto perché mi incantava la volontà di rendere “bello” anche il più semplice strumento, un banale ferma-imposte.

 

Solo oggi, 21 aprile 2021, scopro che in realtà l’oggetto non è soltanto funzionale,
non è soltanto disegnato e creato per essere ‘bello’, quantomeno ’gradevole’ :
è anche nato come un preciso e mirato strumento di comunicazione.

 

Nell’umile scolorito e stroncato mio ferma-persiane c’è un’immagine sia della Serenissima, sia del suo secolare nemico,
sia dell’inevitabile vittoria di Venezia – “la Dama venexiana”- sul nemico, “il Turco asasìn”.

Venezia, la Serenissima, è una “Dama venexiana”, una donna, bella, serena e maestosa :

 

dama-venexiana

Il Turco non si limita ad essere “turco”, che già sarebbe un problema  : è “asasìn” !

 

il-turco

 

 

La Dama venexiana trionfa sul ‘Turco asasìn’ e lo costringe a passare tutto il giorno capovolto a testa in giù,
così come la Serenissima costrinse alla sconfitta il Turco a Lepanto.

 

Il “ferma-persiane” è un oggetto semplice, banale, persino economico : ne compri uno a meno di 2,99 Euro
e ti costa solo 1,50 Euro se ne comperi 10.  Però quel semplice, banale, umile oggetto è molto di più che un “ferma-persiane’ :
ha un significato, ha un obiettivo di comunicazione e si rivolge ad un suo preciso target.

Quando nasce il messaggio non è rivolto a chiunque né dovunque : si rivolge a chi vive in un ben delimitato spazio :
sono  i territori – ‘Stato da Tera’ e ‘Stato da Mar’ – dove era concreto e quotidiano il pericolo di una incursione
o di una invasione, dove si viveva il timore dei Turchi e dove quindi era fondamentale riaffermare
ed ogni giorno confermare la forza vittoriosa della Serenissima.

Apri le finestre ? chiudi gli scuri ? Venezia ti parla.

Adesso so che il mio ‘ferma-persiane’ è non soltanto un ferma-persiane : è anche un  messaggio
ben preciso nei suoi obiettivi di comunicazione e ben ‘mirato’ per divulgare una ‘storia’
che come ogni storia che si rispetti ha un suo sviluppo drammatico.
Non è statico, è dinamico. Il ferma-persiane si muove e il fatto di muoversi racconta una storia.

 

coppia

C’è un Eroina, la protagonista, è Venezia.
C’è un anti-Eroe, l’antagonista, è il Turco.
C’è una lotta, la guerra, la battaglia.
C’è chi vince e c’è chi perde; chi esce dalla battaglia a testa alta e chi ne esce a testa bassa.
E c’è un lieto fine : l’Eroe vince. E con lui, anche tu vinci.
E tutta questa storia in pochi centimetri di ferro che costano pochi centesimi di Euro.

 

Ma c’è ancora di più : per chi arriva a cogliere l’Happy End della storia,
c’è il fondamentale coinvolgimento del destinatario del messaggio,
che non è più soltanto ‘spettatore’, ma diventa protagonista.

 

Tu apri la finestra ? Tu chiudi gli scuri ? Tu alzi o abbassi il ‘ferma-persiane ?

Facendo così tu aiuti Venezia a sconfiggere il Turco asasìn

perché sei proprio tu che metti la Dama venexiana a testa alta

e sei proprio tu che metti il Turco asasìn a testa in giù :

 

lieto-fine

 

La vittoria dell’Eroe, la sconfitta del nemico, e quindi la tua salvezza dipendono da te !

Sei tu che puoi decretare la vittoria della Dama venexiana, la Serenissima e la sconfitta del Turco.
Sei tu che ogni giorno puoi castigare il Turco asasìn e fargli passare la vita capovolto, a testa in giù.

La Serenissima vincerà se tu la farai vincere.

 

Amo e da oggi anche rispetto questo frammento scolorito dagli anni trascorsi
sulla facciata di Palazzo Donà dalle Trezze
a combattere con il sole e la salsedine e il vento e la pioggia
pur di proclamare sia pure in silenzio
l’infinita magia di Venezia.

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7 Responses to “Col ferma-persiane fermi il Turco asasìn. Dipende solo da te !”

  1. Maurizio Badiani says:

    Che bravo Franco. Sei un affabulatore nato. O divenuto, non so.
    Sta di fatto che riesci a ricavare una narrazione avvincente anche da un modesto pezzo di ferro.
    Cosa che, credimi, non è da tutti.
    Maurizio
    PS. Meglio di te c’è forse solo Collodi che da un insignificante pezzo di legno ha saputo trarre un capolavoro

  2. Francesco Reffo says:

    Mi pare di capire che l’ eroina continua a farla da padrona lì a Venezia

  3. Franco Bellino says:

    Mi scrive un caro coltissimo amico che giustamente preferisce conservare l’anonimato (lo farei anch’io se fossi in lui!) :

    Le “logìe” – bio o tri o quadri o enne – sono diagnosticate dalle odierne Neuroscienze come conseguenze di eccessi alimentari da insalate,
    come frugale pasto serale, contenenti funghi possibilmente allucinogeni es.Peyote,(mescalina)
    attualmente raccomandate dalle varie scuole di nutrizionismo statunitensi, nota aberrazione del “ben dell’intelletto”….

    Il ”fermascuro”, se così può dirsi, esiste in moltissimi modelli antropomorfi, zoomorfi, fitomorfi,
    onde per cui ogni “allegoria” necessita l’esegesi, l’eterogenesi, la filogenesi …..”all the people waiting for….

    fs

  4. Sara Missaglia says:

    La magia delle fiabe nasce dalla realtà, da spunti e intuizioni della vita quotidiana,
    da fatti realmente accaduti e da gesti e comportamenti agiti: i due ferma-persiane
    sono i due volti di una storia vecchia quanto il mondo, quella tra il Bene e il Male.
    Gli infissi assumono spesso il nome di persiane o veneziane, ad indicare il legame
    con la città magica e con il mondo d’Oriente: e in quel chiudersi e aprirsi
    la lotta è tra il giorno e la notte, tra il buio e il sole: una liturgia quotidiana, una messa dalla metrica precisa.
    Complimenti Franco, hai ridato vita alla fiaba popolare della Bella e la Bestia,
    dove il rapporto a tratti cruento e a tratti salvifico viene addolcito
    dall’incidere lento e perenne dell’affacciarsi al mondo, ogni nuova mattina.

  5. Paolo says:

    Affacciarsi al mondo. Sara ha colto il segno, o meglio, ha sfruttato meravigliosamente l’assist della persiana assassina.
    Ogni mattina aprendo quegli “scuri” ci si sottopone consapevolmente al “rischio di vivere”. Ci mettiamo la faccia.
    Rischiando di ricevere schiaffi o carezze. Si spera, come minimo, in egual misura.
    E tu, Maestro di Scena, ci insegni che è sempre meglio correre il rischio. Come rain or come shine.
    Abalaustra!

  6. Franco Bellino says:

    Non so riconoscere le materie, ma fermapersiane simili sono in vendita di ferro, ottone, acciaio verniciato e ghisa.
    Chi sa leggere i due punti di frattura mi dice che il mio è di ferro.

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